libri – DB SU BLOG

OPERE DI ARNOLD MINDELL TRADOTTE IN ITALIANO

Processwork  e Psicoterapia Corporea (la teoria del Dreambody e del Dreaming Body):

  • Il Corpo Che Sogna. La scienza del Dreambody. Psicoterapia dei processi corporei. RED Edizioni – Milano, 1990; br., pp. 168, ill. (L’Altra Medicina/Studio. 27). Titolo originale inglese: River’s Way. The process science of the dreambody. 1985  – Fuori Catalogo.

i-messaggi-del-corpo-che-sogna-a-mindell-copertina   

Questo libro interessante ed originale prende in considerazione l’individuo dal punto di vista olistico. Il corpo, la mente, i sogni, sono vettori di messaggi che dall’inconscio emergono e che hanno un significato che può indicare antichi conflitti, ansie e problemi non riconosciuti. Il corpo con la sua verità e la sua autenticità, ed i messaggi del corpo che sogna, sono protagonisti delle tante esperienze di dolore e disagio narrate con trasporto dall’autore. Secondo Mindell la malattia fisica, come il sogno, è un messaggio dell’inconscio, una richiesta interiore di attenzione e uno stimolo, un’indicazione e una via al cambiamento. Il disturbo è dunque il sogno del nostro corpo, e come tale va analizzato, usando gli strumenti messi a disposizione dalle più moderne tecniche corporee e dalla psicoanalisi junghiana. Il Corpo che Sogna mostra al lettore quale significato nascosto si celi dietro numerose malattie fisiche o mentali, e suggerisce come sfruttarne il lato positivo ai fini di una completa guarigione e di un ampio dispiegamento della propria personalità.

  • I Messaggi del Corpo che Sogna. RED Edizioni – Milano, 1993; br.,pp.139. (L’Altra Medicina/’o6) Titolo originale inglese: Working with the Dreaming Body, 1985 – Fuori Catalogo.
  • I Messaggi del Corpo che Sogna Animamundi, Otranto 2017

i-messaggi-del-corpo-che-sogna-a-mindell-copertinaworking-with-the-dreaming-body      

Psiche e soma non sono né la stessa cosa, né entità separate, quanto piuttosto le due estremità di un continuum. Per semplicità si possono leggere i fenomeni come appartenenti all’uno o all’altro di questi estremi: di qua il corpo, il mondo materiale, di là emozioni e pensieri, il mondo immateriale. Così in ogni libreria possiamo trovare scaffali stracolmi di volumi su psicanalisi e affini, e scaffali su ogni genere di tecniche corporee. Lo scaffale ancora da riempire è quello dei libri che si occupano di radicare i processi mentali, simbolici, emotivi e biologici gli uni negli altri. Con la pubblicazione di questo testo di Arnold Mindell si è finalmente risolto l’annoso e imbarazzante problema della mancanza di un valido testo introduttivo alla psicosomatica contemporanea. (…) I messaggi del corpo che sogna appartiene a una buona generazione di libri che condensa in modo semplice, ma ben strutturato, molte delle intuizioni che possono aver caratterizzato l’esperienza di chi opera in questo campo. (…) il ruolo determinante di Arnold Mindell è stato sia quello di aver saputo codificare molte di queste intuizioni, sia quello di averle sapute comunicare…” (Jader Tolja)

 

Il vostro corpo e i suoi sintomi sono potenti alleati, contengono i semi dei vostri sogni, il vostro mito personale e la vostra illuminazione. I messaggi provenienti dall’inconscio ci vengono comunicati attraverso i nostri sintomi fisici, le sensazioni e altri fenomeni corporei, in maniera molto simile a come vengono rivelati attraverso i sogni. L’innovativo libro di Arnold Mindell ci mostra come esplorare direttamente e svelare i suoi messaggi, attraverso un approccio esperienziale e trasformativo, anziché repressivo e correttivo,a beneficio della vostra consapevolezza, della vostra salute e della vostra vita. Attingendo allo studio di un gran numero di casi, Mindell ci mostra come sviluppare i sintomi e altri fenomeni somatici per rivelare le esperienze di sogno e mitiche che di solito diamo per scontate nella vita di tutti i giorni. Ci mostra come i nostri sintomi potrebbero non essere semplicemente una malattia che necessita di un trattamento ma guide sulla “strada maestra” del significato e della realizzazione.

Sono molti anni che mi dibatto sul problema della relazione fra sogni e  manifestazioni corporee. Fin da bambino ho sviluppato l’abitudine di prendere nota dei miei sogni, ma nonostante i lunghi anni di formazione al lavoro analitico e gli studi per laurearmi priami in psicologia e poi in fisica teoretica, non riuscivo ad afferrare la connessione esistente fra i sogni ed il corpo. Poi dodici anni fa mi ammalai. Ero totalmente confuso, perchè non avevo idea di come lavorare sulla sulla mia malattia fisica, mentre invece ero ormai a mio agio nel lavoro sui sogni. Mi rivolsi ad un medico per affidargli le mie emicranie, le fitte ed i dolori alle giunture, e tuttavia i malesseri che mi affliggevano erano tali da spingermi a cercare di scoprire qualche cosa in più sul mio corpo e a capire meglio come funzionasse. Lessi libri di medicina e psicologia occidentali che si occupavano del corpo, come Wilhelm Reich e la Gestalt praticamente tutto ciò che era stato scritto sul corpo. In particolare approfondii i testi di…(…) Quando giunsi a capo di tutte le mie letture, e dopo aver consultato altri medici, mi ritrovai con la sensazione che tutta  questa gente non facesse altro  che manipolare il corpo, programmandolo “a freddo” e dicendo al paziente come il suo corpo avrebbe dovuto essere. Ma io volevo scoprire ciò che lo  tesso corpo aveva da dire. Come si sarebbe comportato lo stesso corpo una volta lasciato solo? Mi chiesi :”Perchè mi sono ammalato? Così hanno a che fare con me questi dolori, questi mali, questa febbre che mi affligge? C’è davvero un motivo?”  Decisi di osservare attentamente le reazioni fisiche degli altri e di registrare accuratamente tutto. Fu allora che scoprii il legame vitale che esiste fra sogni e sintomi corporei In un lampo compresi che doveva esistere qualcosa come un corpo incosncio un corpo che sogna, un’entità che è contemporaneamente  corpo e sogno. Fino ad oggi non mi sono mai imbattuto in un solo caso in cui  il processo di un sintomo fisico non  i riflettesse anche in un sogno, pur  avendo visto centinai di persone affette da una qualche malattia e avendo ascoltato migliaia di sogni.”

Noi, quale gruppo umano, siamo una famiglia che vive nella stessa casa. E così, ci troviamo di fronte a un dilemma praticamente insolubile: possiamo ucciderci ma non possiamo evitarci. Più gente vive su questa terra, più disperata si fa la nostra situazione, più forte diventa per noi la necessità di imparare come vivere insieme (…) Ci ostiniamo a pensare che il mondo vada bene così com’è. I folli e i malati dovrebbero essere rinchiusi; noi non abbiamo voglia di ascoltarli. Cerchiamo di tenere in piedi la nostra vita come meglio possiamo, salvo esplodere, a intervalli, in guerre mondiali e violenza in cui ci massacriamo, e tuttavia non riflettiamo granché sulla natura di tali atti e neppure riusciamo a fare qualche cosa che cambi lo stato delle cose sul pianeta.

Io credo che determinati individui cambieranno questa situazione. Un certo individuo, pieno dei sogni, dei problemi fisici e della follia dell’inconscio collettivo, avrà di tanto in tanto la forza di credere in se stesso. E vedrà attraverso la follia del mondo in cui vive, i suoi doppi segnali, i limiti, la mancanza di autenticità, e darà ascolto alla propria sofferenza interiore. Credo che questi individui, in futuro, sapranno innalzarsi al di sopra dei limiti dei loro gruppi privati, sopportare lo scherno e l’incomprensione di chi sta loro attorno, superare le tempeste che si scatenano quando un cambiamento è nell’aria, avere pazienza e tenere duro finché la maggioranza sarà pronta a cambiare la propria identità. Se gli studi che ho fatto sul corpo inconscio familiare vanno nella direzione giusta, allora mi sento di predire che un solo individuo che ascolti il processo secondario e lo porti dentro e attraverso il mondo basterà a cambiare non solo il suo ambiente immediato, ma anche il mondo circostante.” – dal libro I messaggi del corpo che sogna

Processwork come Pratica di Consapevolezza Individuale e Disciplina Evolutiva  ( per il lavoro con il corpo, i sogni, le relazioni, l’ambiente, il mondo) :

  • Lavorare da Soli su Se Stessi. Il corpo , la mente, il sogno. Edizioni Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma 1991 (collana Cambiare Se Stessi)

lavorare-da-soli-su-se-stessi-a-mindell-copertina       working-on-yourself-alone-inner-dreambodywork

Nelle parole dell’autore, “questo libro si propone come manuale autonomo di introduzione e allenamento al lavoro profondo su se stessi attraverso la Psicologia Orientata al Processo  senza l’aiuto di un terapeuta o di un maestro”. A questo scopo, Mindell ha elaborato una sintesi personale, molto concreta ed efficace, di tutte le maggiori pratiche messe a punto in Occidente e in oriente per produrre una trasformazione dell’uomo inteso come unità psicofisica: il Dreambody Innerwork, il lavoro interiore sul nostro inconscio – “Corpo di Sogno”. Qui egli ci insegna a integrare tipi diversi di meditazione (dallo yoga alla vipassana allo zen), varie forme di terapia corporea occidentale, le psicologie del profondo, le tecniche di immaginazione attiva, il rilassamento, il lavoro sui sogni. Insegna inoltre come “bruciare il proprio legno” confidando nel proprio processo personale. Diversamente da The Leader as a Martial Artist o da Essere nel Fuoco, Lavorare da soli su se stessi si concentra molto di più sulle possibilità individuali e sulle applicazioni personali del Processwork.

“Qualsiasi cosa uno sia in grado di vivere, contiene in sè la propria evoluzione, soluzione e crescita. Il materiale di cui sono fatte le nostre visioni, le voci, i dolori fisici non è Maya, non è illusione, ma un treno espresso che ci porta verso noi stessi.”
dal libro Lavorare da soli su se stessi

Processwork e Sciamanesimo:

  • Il Corpo della Sciamana. Un nuovo sciamanesimo per trasformare la salute, le relazioni e determinare il nostro destino. Il Cerchio della Luna, 2000.

il-corpo-della-sciamana-a-mindell-copertina   the-shamans-body-a-new-shamanism-for-health-relationships-and-community

Attingendo alle sue esperienze sciamaniche in Africa, Giappone e India e alla sua personale interpretazione e  messa in pratica dei profondi insegnamenti dello sciamanesimo tolteco tramandato da Don Juan Matus e raccontato in prima persona nelle opere di Carlos Castaneda,  Arny Mindell ci conduce su di un “cammino della morte – the death walk” attraverso le peggiori paure e le più profonde crisi emotive allo scopo di risvegliare il nostro sciamano interiore – il nostro corpo che sogna (dreaming body). I metodi per spillare la saggezza nascosta nelle crisi liberano la nostra consapevolezza e la magia interiore da utilizzare nelle nostre vite quotidiane. Questi metodi ci mettono in grado di diventare completi dal di dentro e di evitare i fantasmi delle speranze irrealistiche e dei desideri che limitano le nostre vite.

Scarica Il Corpo della Sciamana in Formato: PDF / DOC / ePUB / MP3 su: http://navybeats.com/book12/57793.pdf

Processwork e la Facilitazione /Trasformazione dei Conflitti orientata al processo (Lavoro socio-politico  Individuale e di Gruppo su Dinamiche di Potere, Rango e Leadership per una Democrazia più Profonda):

  • Essere nel Fuoco. Gestire la diversità e il conflitto nel lavoro di gruppo come strumenti di trasformazione sociale. AnimaMundi e Terranuova Edizioni, 2011.

essere-nel-fuoco-conflitto-e-diversita-come-strumenti-di-trasformazione-sociale-a-mindell-copertina  sitting-in-the-fire-large-group-transformation-through-diversity-and-conflict-copertina   sitting-in-the-fire-large-group-transformation-through-diversity-and-conflict-copertina-1

Essere nel fuoco per Arnold Mindell significa offrire all’ostilità e ai conflitti un modo legittimo per esprimersi, nelle relazioni di coppia, familiari, di lavoro e a tutti i vari livelli della società.
Nel mondo alle spalle di ogni genere di problema ci sono persone e gruppi più o meno numerosi in conflitto. Per quanto si possa puntare il dito contro i crimini, le guerre, l’avidità, la povertà, come se fossero delle entità autonome, la verità è che i problemi derivano dalle persone.
In Essere nel fuoco, l’autore sottolinea come nella nostra società, a causa di una radicata paura della violenza, si tenda ad assumere comportamenti pacifici: parlare uno alla volta, esaurire un argomento prima di passare al successivo. Ma questa modalità non è altro che una strategia per risolvere i problemi attraverso un ordine imposto, che non rispecchia affatto, né accoglie, la realtà delle relazioni umane.
L’intento del libro è quello di dimostrare che affrontare il fuoco del conflitto, invece di evitarlo, e uno dei modi più efficaci per risolvere le divisioni presenti ad ogni livello della società. (da http://www.terranuovalibri.it)

Interiore ed esteriore vanno assieme. Politica e lavoro interiore quotidiano non sono separabili. Non si può muovere una critica al mondo senza essere disposti a guardare il mondo di cui siamo portatori, l’universo composito della nostra stessa persona. In questo libro Mindell ci parla di worldwork, ossia di come persone di differente nazionalità ed estrazione sociale possano incontrarsi per indagare assieme i problemi del mondo e allo stesso tempo la propria persona, dimostrandoci come il fuoco della diversità e del conflitto anziché condurre alla discordia, all’intolleranza e alla reciproca ostilità può divenire carburante per generare rapporti autentici, facendoci scorgere l’umanità che ci accomuna dietro ogni ferita. Sino ad oggi la psicologia, la fisica ed i cambiamenti sociali sono rimasti campi separati. Mindell invece porta la psicologia oltre il lavoro su se stessi, nelle aree ad alta tensione della coscienza sociale; conduce la politica al di là degli interessi immediati e dei problemi mondani e la indirizza verso la costruzione della comunità, il più antico e sacro obiettivo degli esseri umani. Un libro prezioso per chiunque si senta impegnato a costruire un nuovo modello di società, indipendentemente dalla propria professione e dal proprio ruolo nel mondo. (dalla quarta di copertina)

Sul  Processwork  come continuazione ed evoluzione della Psicologia Junghiana:

  • Lettera a Carl Gustav Jung nel giorno del suo 125mo compleanno (con un intervista ad Arnold Mindell di Tomasz Stawiszyński). AnimaMundi, 2011.

lettera-a-carl-gustav-jung-nel-giorno-del-suo-125mo-compleanno-copertina

«Non sempre le persone possono sedere sulle poltrone di uno studio, alcuni di loro giacciono negli ospedali in stato comatoso. Alcuni sono arrabbiati e vogliono lottare e uccidersi l’uno con l’altro. […] Nessuna psicologia vuole uscire per strada e trattare con la gente quando è di umore terribile.

La maggior parte della psicologia afferma: “Siate gentili gli uni con gli altri, mediate in modo gentile”, ma questo non funziona sempre! […] Abbiamo bisogno di diversi tipi di psicologia, abbiamo bisogno di un sacco di cose diverse, proprio come abbiamo bisogno di gente che dubita. Sto cercando nuovi tipi di leader e anziani che accettino coloro che dubitano, che accettino la gente che non è d’accordo su niente. Questo è ciò che mi interessa». «Qualche mattina qui, sulla costa dell’Oregon, il sole splende come oggi, qualche volta c’è tempesta. Quindi, se segui i tuoi processi il tempo cambia, non è sempre lo stesso. Potrei dire che siamo esattamente come la natura. La nostra mente, la nostra mente di tutti i giorni è molto quadrata, molto lineare e non riesce a comprendere che le cose possono cambiare in modi inattesi e possono farlo così rapidamente».

«La paura delle emozioni è una delle ragioni essenziali alla base del razzismo involontario, dilagante nelle culture bianche, non soltanto della tua epoca, ma anche della mia. Mi capisci, ne sono sicuro; la psicologia non è solo una scienza! È anche politica. Se hai paura delle emozioni hai paura di stati alterati di coscienza e, quindi, marginalizzi le culture la cui spiritualità si basa su questi stati”La paura delle emozioni è una delle ragioni essenziali alla base del razzismo involontario, dilagante nelle culture bianche, non soltanto della tua epoca, ma anche della mia. Mi capisci, ne sono sicuro; la psicologia non è solo una scienza! È anche politica. Se hai paura delle emozioni hai paura di stati alterati di coscienza e, quindi, marginalizzi le culture la cui spiritualità si basa su questi stati».

«Non posso davvero biasimarti per aver pensato che i gruppi fossero pericolosi e meno consapevoli degli individui. Come europeo del tuo tempo, avevi una tendenza naturale a sminuire i gruppi come se fossero “primitivi”. Ma questo modo di pensare, come ho già detto, porta al razzismo, per non parlare del sessismo, dell’omofobia e di tutti gli altri “ismi”. So che nel tuo cuore non avevi pregiudizi ma, vedi, se tu li eviti, i gruppi e quelli che si sentono marginalizzati non avranno mai la possibilità di farti acquisire consapevolezza. Evitando i gruppi, eviti parti di te stesso che hai inconsciamente marginalizzato, ed eviti persone reali che potrebbero aiutarti, personalmente, e nella tua relazione con il mondo».

 «Al livello della realtà consensuale siamo tutti semplicemente degli elementi separati, ma se si va più in profondità nel regno dei quanti e in quello del sognare, c’è un’interconnesione. Restare semplicemente alla superficie, al livello della realtà consensuale, rende la gente infelice e depressa. Dopo un po’ ci si sente depressi a essere semplicemente realistici. E si ha bisogno di qualcos’altro, si ha bisogno del sognare, dello sciamanesimo e di tutte quelle cose».

dal libro Lettera a Jung 

Sul confine e la stretta parentela tra Psicologia e Fisica: 

  • Di prossima pubblicazione grazie alla traduzione di Chiara Zaganel: “QUANTUM MIND*, The Edge between Psychology And Physics” per la casa editrice Astrolabio Ubaldini.

quantum-mind-by-a-mindell-cover   quantum-mind-new-edition-by-a-mindell-cover        

Arnold Mindell è il fondatore di una nuova scuola di terapia chiamata Psicologia Orientata al Processo ed è conosciuta in tutto il mondo per la sua sintesi innovativa di sogni, lavoro col corpo, terapia junghiana, processo di gruppo, studi sulla coscienza, sciamanesimo, fisica quantistica, risoluzione di conflitti in piccoli e grandi gruppi . Quantum Mind è la sua esplorazione radicalmente rivoluzionaria dei principi che si trovano in psicologia, matematica, fisica quantistica, e sciamanesimo. Quest’opera di così ampio respiro si avventura in quell’ostico terreno di confine, in cammino attraverso l’universo sui sentieri della ragione e della magia, la matematica e il mito, che riunisce la saggezza tradizionale dell’umanità e sciamanesimo con la scienza contemporanea.

OPERE DI AMY E ARNOLD MINDELL IN LINGUA ORIGINALE (INGLESE)

Recommended books for the frequently asked question: QUESTION: Which of your books do you recommended to learn about process work? We answer; We can’t be objective and suggest first seeing the work of our colleagues (and our own) at the Lao Tse Press www.laotse.com, or at the Deep Democracy Exchange, or at the IAPOP website.

From our own books, we suggest those listed below. In particular:

General reader, a beginner about process work: Riding the Horse Backwards
For feelings skills in therapy: Metaskills
For ideas about creativity: The Dreaming Source of Creativity
For shamanism: The Shaman’s Body
For symbolic background to process ideas: Rivers Way
For beginning body practice: Working with the Dreaming Body
For connections with Jungian Psychology and Dreambody: Dreambody
A good beginner in Comawork: Coma, A Healing Journey
Connections between psychology +physics: Quantum Mind
For Dreamwork: The Dreammaker’s Apprentice
For Lucid Dreaming: Dreaming While Awake
For Relationship work: The Dreambody in Relationships
Group +Political Work- for diversity work, and in depth forums: The Year I, The Leader as Martial Artist, Sitting in the Fire, and The Deep Democracy of Open Forums.
For psychological interventions in psychiatry: City Shadows
For earth based directional experiences: Earth-Based Psychology
Spirituality, Physics, Psychology–the “Mind of God” for self and world: ProcessMind, Dance of The Ancient One

ALTRE LETTURE CALDAMENTE RACCOMANDATE/OTHER READINGS HIGHLY RECCOMENDED:

Applicazioni del Processwork in campo psicoterapeutico: teoria, pratica e studio dei casi – Processwork’s applications in the field of psychotherapy: theory, practice and case studies

  • A Path Made by Walking, by Julie Diamond and Lee Spark Jones – Paperbacks, 2005

a-path-made-by-walking-process-work-in-practice-j-diamond-copertina

Processwork, una nuova forma rivoluzionaria di psicoterapia, è spiegato e esplorato in questa guida passo-passo per i professionisti d’avanguardia nel campo della salute mentale e le persone interessate a un auto-terapia. Informazioni sulla storia del Processwork, i recenti sviluppi nel campo, una discussione sui concetti e termini di fondo e con annotazioni di studio sui casi cliente-facilitatore forniscono ai lettori un quadro dettagliato per comprendere la metodologia, mentre suggerimenti ed esercizi su termini e concetti fondamentali offrono ai professionisti l’esperienza pratica necessaria per gestire la terapia. Sono coperti tutti gli aspetti dell’incontro psicoterapeutico, inclusa la struttura delle interazioni psicoterapeutiche e come lavorare all’interno di una relazione terapeutica.

Process work, a groundbreaking new form of psychotherapy, is explained and explored in this step-by-step guide for cutting-edge mental health professionals and individuals interested in self-therapy. Information on the history of process work, recent developments in the field, a discussion of background concepts and terms, and annotated client–facilitator case studies provide readers with a detailed framework for understanding the methodology, while tips and exercises on fundamental terms and concepts provide practitioners with the practical experience needed to administer the therapy. All aspects of the psychotherapeutic encounter are covered, including the structure of psychotherapeutic interactions and how to work within a therapeutic relationship. 

Per per un uso consapevole del potere e della leadership – for power and leadership’s awareness and practice:

  • Power, a User’s Guide, by Julie Diamond – Kindle Editions, 2016

power-a-users-guide-j-diamond-copertina

Il potere corrompe? Assolutamente si, ma non necessariamente. Il percorso verso l’uso etico, autentico ed efficace del potere è illuminato in questo completo corso d’impatto per lo sviluppo di un’autorità esterna, navigazione ruoli e le responsabilità di elevato potere, e la ricerca di potere personale. Il libro unisce teoria psicologica all’avanguardia con esercitazioni pratiche, storie ed esempi di esperienze dell’autrice in qualità di allenatrice e consulente di leadership per offrire ai lettori gli strumenti e le istruzioni per trovare la loro peculiare mappa dei poteri. Da boss a genitori, da politici a manifestanti, il potere è nelle mani di tutti, in tutto il mondo.

Power corrupts? Absolutely, but not inevitably. The question is: how? What are the traps of power and how we can avoid falling into them? The path toward ethical, authentic, and effective use of power is illuminated in this comprehensive crash course in developing external authority, navigating high-power roles and responsibilities, and finding personal power. The book combines cutting-edge psychological theory with practical exercises, stories, and examples from the author’s experiences as a leadership coach and consultant to provide readers with the tools and instructions to find their unique map of powers. From bosses to parents, politicians to protesters, power rests in the hands of everyone, everywhere.